Affrontare un colloquio potrebbe sembrare un’impresa senza la giusta preparazione. Fortunatamente, ci sono diverse cose che puoi fare per farti trovare pronto e fare bella figura col responsabile delle risorse umane che ti intervisterà.
Questa guida raccoglie il vademecum dei consigli utili per la preparazione di un buon colloquio di lavoro e in fondo troverai anche una breve serie di domande frequenti in un po’ tutti i colloqui di lavorativi.
Studiala e fai tanta pratica, per aumentare le tue chance di lasciare una buona impressione a fine colloquio e avere più chance di passare il processo di selezione.
Come prepararsi a un colloquio di lavoro: le 4 regole d’oro
Prepararsi al tuo prossimo colloquio significa innanzitutto prendersi del tempo per valutare i propri obiettivi e le proprie qualifiche rispetto alla posizione offerta e al datore di lavoro. Per fare questo, devi trovare tutte le informazioni necessarie sull’azienda e rivedere attentamente la descrizione del lavoro per capire cosa ti rende il candidato adatto.
Andiamo a vedere i punti essenziali per prepararsi nel modo giusto ad affrontare un colloquio.
1. Esamina la descrizione della posizione lavorativa
Una buona preparazione parte da un’attenta analisi della descrizione del lavoro pubblicata. Ci troverai molte delle informazioni necessarie e in particolare le qualifiche, qualità ed esperienze lavorative passate che il datore di lavoro sta cercando nel suo candidato giusto. Più ti allinei a questi dettagli, più facilmente il datore di lavoro capirà che sei la persona giusta per questa posizione lavorativa.
Bonus, la descrizione del lavoro può anche darti degli spunti sulle domande che il datore di lavoro potrebbe farti durante il colloquio.
2. Considera le tue motivazioni e qualifiche
Prima del colloquio devi capire bene perché vuoi il lavoro e se sei davvero qualificato. Durante il colloquio conoscitivo devi essere pronto a giustificare il tuo interesse per l’opportunità e spiegare perché il tuo bagaglio di esperienze e skill è quello che stanno cercando. Queste sono tra le informazioni principali che tutti i datori di lavoro vogliono avere e quindi una delle cose da dire a un colloquio.
3. Scopri tutto sull’azienda
Cerca di scovare informazioni dettagliate sulla società. Questa è una parte importante della preparazione a un colloquio.
Non solo ti aiuterà a fornire un contesto per le conversazioni del prossimo colloquio di selezione, ma ti aiuterà anche nella preparazione di domande ponderate da fare agli intervistatori che lasceranno di certo un’ottima impressione. Ho detto “ponderate”, ma tu falle apparire come domande spontanee 😉
Informati sulla società e sulle mansioni richieste il più possibile per avere un vantaggio sulla concorrenza. Questo ti aiuterà anche a rimanere più calmo e rilassato, il che ti permetterà di dare il meglio di te stesso.
Andiamo proprio a vedere alcune cose che dovresti sapere prima di andare al colloquio.
I prodotti o servizi offerti dall’azienda
Anche se il ruolo per cui ti sei candidato non è direttamente collegato al prodotto o ai servizi della società, stai comunque cercando di far parte della squadra. È quindi importante sapere tutto il possibile su quel che l’azienda produce e/o promuove.
Non devi per forza conoscere ogni singolo dettaglio, soprattutto se si tratta di un prodotto tecnico e stai facendo non stai affrontando un colloquio tecnico, ma dovresti perlomeno avere un’ idea chiara di come questa società genera i suoi profitti.
Se possibile, richiedi un campione del prodotto per capire un po’ meglio la loro clientela. Più spigliato sarai nel parlare del prodotto sia dal punto di vista dell’azienda che del cliente, meglio andrà il tuo colloquio.
Il ruolo offerto
È importante leggere attentamente la descrizione del lavoro e assicurarsi di capire tutti i requisiti e le responsabilità che ne derivano. Questo non solo ti consentirà di prepararti delle domande mirate sulla posizione aperta durante il colloquio, ma aiuterà il tuo interlocutore a capire che sei davvero qualificato e le tue precedenti esperienze sono quelle giuste.
Se possibile, fai ricerche su posizioni simili e leggi le recensioni di persone che ricoprono quelle posizioni, così potrai farvi un’idea di quali saranno le attività quotidiane da svolgere. Durante il colloquio, chiedi chiarimenti o dettagli sul ruolo, in modo da essere pronto nel caso tu riceva un’altra offerta di lavoro per la stessa posizione.
Ultimo ma non ultimo, fare ricerche sul ruolo prima di un colloquio ti aiuterà anche a stabilire se la posizione è giusta per te o meno.
La cultura aziendale
Le aziende moderne hanno di solito account sui social media e blog che parlano della loro cultura aziendale e del loro settore. Ne ricaverai molte informazioni utili sul carattere e sulla vision della società, così da capire meglio ciò che apprezzano. È inutile che il tuo curriculum vitae sia in linea col lavoro se poi non sei in grado di adattarti alla cultura dell’azienda e condividere gli stessi valori.
Se hai domande sull’ambiente di lavoro, sulla cultura, sulla personalità o sui valori, assicurati di farle durante il colloquio. Queste domande possono spaziare dal software e dagli strumenti usati fino alle politiche sulle ferie e assenze per malattia.
Ricorda che il colloquio è incentrato tanto su di te quanto su di loro. Solo così potrete per capire se siete fatti l’uno per l’altro. Sapere che i tuoi valori sono in linea con l’azienda è garanzia (o quasi) di una vita professionale serena, nonché l’occasione perfetta per scoprire di più sull’azienda e mostrare all’intervistatore che sei una persona aperta e in grado di adattarsi.
Bonus:tra le informazioni utili, non sottovalutare l’importanza di un abbigliamento adeguato e non dare per scontato che un vestiario business sia sempre la soluzione giusta.
4. Esercitati a rispondere alle domande da colloquio più frequenti
Non puoi certo prevedere tutte le domande che ti verranno poste durante un colloquio, ma ci sono alcune domande tipiche, per le quali vale la pena pianificare una risposta efficace. Potresti anche considerare di studiarti un “elevator pitch” che spieghi rapidamente chi sei, cosa fai e cosa vuoi.
Cos’è un elevator pitch?
Elevator pitch è un termine preso dall’inglese e ormai di uso comune. Significa spiegare in poche frasi chi sei, cosa fai e perché l’interlocutore dovrebbe essere interessato a te o alla tua idea. Il termine “elevator” (ascensore) enfatizza quanto sia importante che tutte le informazioni rilevanti vengano date in breve tempo.
Ergo, preparati un elevator pitch efficace. Ti sarà utile anche per la stesura della tua lettera di presentazione e del curriculum vitae.
Per iniziare a esercitarti, ecco 3 esempi di domande che riceverai e possibili risposte da dare in fase di colloquio.
Perché vuole lavorare qui?
Se sai come si svolge un colloquio di lavoro, allora sai che questa è una delle domande tipiche. Il modo migliore per prepararsi è conoscere i prodotti, i servizi, la mission, la storia e la cultura dell’azienda. Nella tua risposta, menziona gli aspetti della società che ti attraggono e che sono in linea con i tuoi obiettivi di carriera.
Risposta: “Mi piacerebbe avere l’opportunità di lavorare con un’azienda che sta facendo la differenza. Trovare un ambiente di lavoro positivo e valori in linea con i miei è da sempre una mia priorità, e per questo siete in cima alla mia lista”.
Cosa le interessa particolarmente di questo ruolo?
Una delle domande fondamentali che i recruiter fanno per assicurarsi che tu abbia capito il ruolo e per darti l’opportunità di mettere in evidenza le tue capacità più rilevanti. Confronta i requisiti del ruolo con le tue capacità e con la tua esperienza; scegli poi quelle cose che ti piacciono particolarmente o in cui eccelli e concentrati su quelle nella tua risposta.
Risposta:“Sono stato appassionato di user experience design per la maggior parte della mia carriera professionale. Mi ha fatto piacere vedere che usate i prodotti Adobe, perché ho un’ ottima padronanza di tutta la suite. Sono anche un grande sostenitore dell’Agile nei processi di sviluppo software. Lo ritengo semplicemente il modo più efficace per affrontare progetti di grandi dimensioni. Sono riuscito a sviluppare e lanciare con successo un processo Agile nel mio precedente ruolo di UX manager, e i miglioramenti si sono notati da subito”.
Quali sono i suoi punti di forza?
Questa domanda ti dà l’opportunità di parlare delle abilità tecniche e soft skill che fanno di te il candidato perfetto. Quando un responsabile delle risorse umane ti chiede di descrivere in cosa ti senti più forte, anche gli aspetti positivi del tuo carattere che puoi relazionare al ruolo per cui ti stai candidando sono informazioni rilevanti (tienilo a mente anche per la stesura del curriculum)
Esempio: “Sono un problem solver di natura. Trovo gratificante andare a fondo e trovare soluzioni a ogni sfida – è un po’ come risolvere un puzzle per me. È qualcosa in cui mi sono sempre distinto e che mi piace. Gran parte dello sviluppo dei prodotti consiste nel trovare soluzioni innovative ai problemi più complessi ed è proprio questo che mi ha spinto a intraprendere questa carriera”.
Ricorda, queste sono alcune delle possibili domande che potrebbero farti. Segnati tutte le altre che ti vengono in mente e prova a trovare la risposta giusta per ciascuna. Ripensa alle domande difficili che hai ricevuto in passato.
Preparati anche a rispondere a risposte di qualsiasi tipo: domande a trabocchetto, domande generiche e apparentemente fuori luogo, domande attitudinali e domande situazionali. Per quest’ultime ti consiglio di rispondere usando il metodo STAR.
Per approfondire: le domande più frequenti in un colloquio di lavoro (lista completa)